6 aprile 2007

MONOTONIA


Tutto è cominciato una settimana fa.
Ricordo benissimo il giorno, in fondo è passato poco tempo, non potrei dimenticarlo.
Era giovedì, lo ricordo bene perché il giovedì metto le mutande con il numero quattro cucito davanti, tutti i giovedì le stesse mutande, lo stesso numero, così come il lunedì indosso quelle con l’uno, il martedì quelle con il due, fino ad arrivare alla domenica con il sette. In questo modo sono sicuro di mettere sempre mutande pulite e in più so che giorno è.
Quindi, dicevo, tutto è cominciato una settimana fa.
Era giovedì, e come ogni giovedì mi stavo facendo la doccia alle 19 e 15. Il giovedì, era giovedì, faccio sempre la doccia alle 19 e 15 e impiego, tra spogliarmi, lavarmi, asciugarmi e rivestirmi circa 16 minuti, a volte arrivo a 18.
In realtà la doccia la faccio tutti i giorni e tutti i giorni impiego 16 minuti a farla, a volte 18, ma solo il giovedì, era giovedì, la faccio alle 19 e 15. Il lunedì, il mercoledì e il venerdì la faccio alle 21 e 30, in palestra, alla fine dell’allenamento; il martedì la faccio alle 21, il sabato e la domenica mi metto sotto la doccia la mattina, alle 8 e 40.
Il giovedì, era giovedì, faccio la doccia alle 19 e 15 perché dopo, alle 20 e 30, vado al cinema. Ci vado sempre, tutti i giovedì, non importa se il film che danno è interessante, anche se penso che non mi piacerà ci vado lo stesso, e ci sarei dovuto andare anche giovedì scorso, esattamente una settimana fa, quando iniziò tutto.

1 commento:

ruttolomeo ha detto...

Noi abbiamo pattinato sul ghiaccio e mangiato panini, ci siamo divertiti, almeno io...
Stamattina ho comprato un nuovo paio di pattini nonostante gli altri funzionassero bene solo perché erano più belli, con il corpo in alluminio.
Due cose ti fanno capire chiaramente che stai invecchiando.
La prima è trovare affascinanti le figlie degli amici, e a quella ancora non sono arrivato; la seconda è tornare bambini, comprarsi giocattoli assolutamente inutili solo perché ti piacciono...

Brooklyn

Si vola, dai! Saranno trenta metri, quarantacinque dicono in tv. Sentiamo l'aria in faccia, abbassa i vetri,  sentiamo tutto ora ...