27 febbraio 2018

Ricadute

Inciampo, lo so, non c'è cura,
da sempre ho ginocchia vermiglio.
Ma avrò veramente paura
quando starò fermo sul ciglio.

25 febbraio 2018

Il pesce pirla

Qua, sotto questo cielo di cemento,
che sembra un po' di stare all'incontrario,
nascondo tra la pioggia il mio tormento
e do il mio contributo a questo acquario.

23 febbraio 2018

Ode al mio spazzolino elettrico

Tu, come uno stilita sopra il palo
stai ritto sul tuo candido sostegno,
dissimuli il dolor, come un camàlo,
che viene dall'avere questo ordegno

piantato su, diretto nel tuo retto
che dicono che serva a caricarti.
E penso "non fa un chilo, e neanche un etto"
chi pensa che ti servano tre infarti

per farti ricordare quanto è bella
la vita e quanto il nostro stare male
sia parte del disegno di un Brighella
che gode a suturare con il sale.

e ancora penso, e fanno due pensieri
(che non mi succedeva dal '70),
che a forza di dolori e di doveri
la sacca del mio scroto ormai s'è franta.

E allora ti sollevo e ti sollevo
dal male del tuo perno e poi ti premo
e grido: "Gira! e godi del sollievo!
Che ormai è finita l'epoca degli Emo".

21 febbraio 2018

Buongiorno #2

Buongiorno a chi ha il passo lieve
e a me che somiglio a un bisonte,
ma in quei rari giorni di neve
mi volto e sorrido alle impronte.

19 febbraio 2018

Buongiorno #1

Buongiorno al legame ionico
che unisce la salsa agli gnocchi
e a me che sono daltonico
nel cuore ancor più che negli occhi.

18 febbraio 2018

Se telefonando

- È che ormai sono stanco di dire io,
e non so dire noi.
-  E che vorresti dire?
-  Tu, tu. Tu!
-  Sono occupata.
-  Appunto. 

14 febbraio 2018

LA DONNA ORECCHIO

Nel corso breve di ventiquattrore
Negli attimi che sembrano infiniti
un tizio ha preso e poi reso il mio cuore
all'ufficio degli organi smarriti.

"Ce l'hanno riportato, ecco a lei.
È usato, ha un po' di strappi e cuciture".
Mi piace, dico, in fondo non sarei
quello che sono senza le paure,

i sogni, i peli, il cielo e i miei pruriti.
Però lo lascio qua e prendo un orecchio.
che inchioderò sul petto con tre viti
e quando stringerò un bambino, o un vecchio

lui sarà lì, a distanza d'affetto.
E della donna, si sentirà il canto,
che ha un orecchio appeso sopra il petto
e il cuore che ha viaggiato e pianto tanto.

Brooklyn

Si vola, dai! Saranno trenta metri, quarantacinque dicono in tv. Sentiamo l'aria in faccia, abbassa i vetri,  sentiamo tutto ora ...