14 agosto 2018

Brooklyn

Si vola, dai! Saranno trenta metri,
quarantacinque dicono in tv.
Sentiamo l'aria in faccia, abbassa i vetri, 
sentiamo tutto ora e poi mai più.

Così ci risparmiamo quella corsa 
a chi conta per primo quanti siamo.
A chi ritrova in terra la tua borsa
e mostra a tutti un intimo "ti amo"

che hai scritto su quello scontrino al mare
e poi per la vergogna non mi hai dato.
Ma lo dimostra il cerchio all'anulare
che io lo so che tu m'hai sempre amato.

Però 'sta cosa di volare via
e salutare insieme tutto quanto
non è che mi convinca, sai, del tutto.

Stasera s'era a cena da tua zia
e poi m'avanza ancora un po' di pianto
e mi piaceva, sai, morire asciutto.

16 luglio 2018

Amore Eterno

Lo scrissi sul muro ch'è eterno il mio amore,
lo rasero al suolo dopo un paio d'ore.
Allora su un braccio il tuo nome ho tatuato
ma al cane non piacque e me l'ha strappato.
Per trenta milioni il tuo nome a una stella
per sentirmi dire "Sarà mica quella?".
Poi tutto è finito quel giorno che hai detto
"Non hai più una lira, né un braccio, né un tetto".

30 maggio 2018

Rifilastrocca

Apelle, che era un po' matto,
fece una palla di peli di gatto
ripiena di ciccioli di maiale,
con quella palla ci andò in nazionale.
Vinse i mondiali giocando da solo,
la gente scappava di fonte a quel bolo.
Adesso vive tra Olimpo e Busalla
con una coppa, sei gatti e una palla.

1 marzo 2018

Che faccio, lascio?

- Mi metta due giorni su sette
per gli altri ritorno domani.
- Sorrisi? - Tre o quattro cassette,
poi un foglio con su mille piani.

- Avrei questo qua scritto a penna.
- No grazie, lo voglio a matita.
Che sia a Roma, o perché no, a Vienna
non l'ho ancora scritta la vita...

La mia gomma ormai senza bordi
insieme all'amata bottiglia
cancellano mille ricordi
e resta il tuo batter di ciglia.

27 febbraio 2018

Ricadute

Inciampo, lo so, non c'è cura,
da sempre ho ginocchia vermiglio.
Ma avrò veramente paura
quando starò fermo sul ciglio.

25 febbraio 2018

Il pesce pirla

Qua, sotto questo cielo di cemento,
che sembra un po' di stare all'incontrario,
nascondo tra la pioggia il mio tormento
e do il mio contributo a questo acquario.

23 febbraio 2018

Ode al mio spazzolino elettrico

Tu, come uno stilita sopra il palo
stai ritto sul tuo candido sostegno,
dissimuli il dolor, come un camàlo,
che viene dall'avere questo ordegno

piantato su, diretto nel tuo retto
che dicono che serva a caricarti.
E penso "non fa un chilo, e neanche un etto"
chi pensa che ti servano tre infarti

per farti ricordare quanto è bella
la vita e quanto il nostro stare male
sia parte del disegno di un Brighella
che gode a suturare con il sale.

e ancora penso, e fanno due pensieri
(che non mi succedeva dal '70),
che a forza di dolori e di doveri
la sacca del mio scroto ormai s'è franta.

E allora ti sollevo e ti sollevo
dal male del tuo perno e poi ti premo
e grido: "Gira! e godi del sollievo!
Che ormai è finita l'epoca degli Emo".

21 febbraio 2018

Buongiorno #2

Buongiorno a chi ha il passo lieve
e a me che somiglio a un bisonte,
ma in quei rari giorni di neve
mi volto e sorrido alle impronte.

19 febbraio 2018

Buongiorno #1

Buongiorno al legame ionico
che unisce la salsa agli gnocchi
e a me che sono daltonico
nel cuore ancor più che negli occhi.

18 febbraio 2018

Se telefonando

- È che ormai sono stanco di dire io,
e non so dire noi.
-  E che vorresti dire?
-  Tu, tu. Tu!
-  Sono occupata.
-  Appunto. 

14 febbraio 2018

LA DONNA ORECCHIO

Nel corso breve di ventiquattrore
Negli attimi che sembrano infiniti
un tizio ha preso e poi reso il mio cuore
all'ufficio degli organi smarriti.

"Ce l'hanno riportato, ecco a lei.
È usato, ha un po' di strappi e cuciture".
Mi piace, dico, in fondo non sarei
quello che sono senza le paure,

i sogni, i peli, il cielo e i miei pruriti.
Però lo lascio qua e prendo un orecchio.
che inchioderò sul petto con tre viti
e quando stringerò un bambino, o un vecchio

lui sarà lì, a distanza d'affetto.
E della donna, si sentirà il canto,
che ha un orecchio appeso sopra il petto
e il cuore che ha viaggiato e pianto tanto.

Brooklyn

Si vola, dai! Saranno trenta metri, quarantacinque dicono in tv. Sentiamo l'aria in faccia, abbassa i vetri,  sentiamo tutto ora ...