Una volta, anni fa, quando ero giovane e stupido, un amico mi ha detto -sto seminando bombe in giardino.
Era vero, lo stava facendo, e come lui io, e come noi altri, con la piena coscienza che un giorno o l'altro saremmo inciampati su uno di qesti ordigni...
Ho sempre trovato affascinanti le metafore, forse per la loro capacità di dire e non dire,per l'inspiegabile magia di descrivere un'idea meglio dell'idea stessa.
E' la realtà differita delle onde ciò che più affascina o spaventa in una metafora e nelle bombe di cui sopra. Quando vedi arrivare un'onda, enorme o minuscola che sia, sai che proviene da qualche parte e che qualcosa l'ha creata, un sasso gettato in acqua, una nave di passaggio, il vento. Lo sai ma non ti interessa, ti interessa o ti fa paura soltanto l'onda.
E' l'effetto che divora la causa.
E' l'arrivo che sorpassa la partenza.
E' quando, da piccolo, giochi al telefono senza fili e cambi apposta le parole perchè non ti piace che tutto finisca come è iniziato.
Adesso sono un po' meno giovane e un po' più stupido e bombe in giardino non ne semino più, purtroppo o per fortuna.
Adesso le mine le metto dentro le matite.
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2 commenti:
cazzo che blog...
Se non l'avessi fatto io, probabilmente in questo istante non starei guardando il tuo blog...pensa te,la forza del nesso tra azioni e conseguenze
Non sono una persona abitudinaria, allora a volte cambio bar e scopro che lì fanno un ottimo caffè.
Potrei averne un altro?
(metaforina brutta del mattino presto)
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