1 agosto 2006

Eccomi qua.

Eccomi qua.
Il mio dottore, che poi non è proprio il mio dottore, a dire la verità è la prima volta che lo vedo, mi ha detto che l’unico modo per riuscire a stare meglio è questo…
Ha detto che la palestra non va bene, perché potrebbe causare qualcosa che non ricordo al mio cuore, l’aerobica e la corsa non se parla, procurerebbero traumi smisurati alle mie ginocchia. Altre attività fisiche che ho dimenticato avrebbero avuto effetti collaterali di proporzioni bibliche, sarebbero morti tutti i miei parenti ancora in vita, e quelli già morti sarebbero resuscitati solo per potere morire di nuovo, avrei provocato un’invasione di cavallette, le sette piaghe d’Egitto, avrei avuto Marte in trigono con Urano nella quarta casa, Mercurio in termometro e un’unghia incarnita, il piede d’atleta, il gomito del tennista, il ginocchio della lavandaia e, soprattutto, il monte di venere, avrei attirato un meteorite capace di ridurre la terra in frantumi, sarebbe uscito un nuovo album dei Jalisse, e tanto altro ancora…
Insomma, non potevo fare niente ma DOVEVO fare qualcosa e l’unica cosa era questa…
Io ho provato a spiegargli che sto bene così, che non c’è bisogno, che, in fondo, sono andato da lui perché mi hanno praticamente costretto, che sto bene così, che per me non è un problema e non lo è mai stato, che davvero, lo giuro su chi vuole, STO-BENE-COSI’!
Ma lui niente!
È così difficile fare capire qualcosa a chi crede di sapere già tutto.
Ha detto che non mi rendo conto, che se continuo in questo modo non immagino neanche dove andrò a finire, che un giorno lo ringrazierò.
Beh, per adesso lo odio, ma forse, un giorno, chissà…

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi sono entusiasmata a leggere questo.
Ho riso in sottofondo sotto baffi inventati.
Bene, bene.

Brooklyn

Si vola, dai! Saranno trenta metri, quarantacinque dicono in tv. Sentiamo l'aria in faccia, abbassa i vetri,  sentiamo tutto ora ...